Tre aggettivi: avventuroso, emozionante, divertente
La trama in breve: Un cacciatore e i suoi amici vanno alla ricerca di un tesoro sommerso al largo del Madagascar, affrontando avversari temibili e pericoli imprevisti.
La recensione: Wilbur Smith è un maestro dell’avventura, ma secondo me questo libro non ha l’attenzione che merita. Non è epico come i romanzi di Smith sull’Antico Egitto, è una storia contenuta, ma è puro divertimento. I personaggi sono ben fatti e catturano facilmente l’affetto del lettore. La trama è appassionante, piena di colpi di scena.
La tensione è sempre alta, perché Wilbur Smith sa sfruttare l’ambientazione al suo massimo vantaggio: c’è da recuperare un tesoro in fondo al mare? Allora state pur sicuri che i personaggi incontreranno ogni possibile pericolo che la situazione possa offrire. Per esempio…immaginate di essere nel mezzo di un’immersione, alzate gli occhi, e vedete che l’acqua fra voi e la superficie è piena di squali.
Ma anche se sono pericolosi, i luoghi descritti nel romanzo sono magnifici. Da ogni pagina emerge l’amore per il mare, per l’Africa, per la piccola isola di St. Mary.
Questo è il libro ideale per viaggiare con la mente, visitando posti meravigliosi e vivendo avventure mozzafiato.
La prosa è chiara e precisa.
Da evitare se: Se avete voglia di qualcosa di lento e introspettivo.
Foto di Elena Bertocci
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