Lui e Rainer non parlano finché non superano l’altura che nasconde il fiume e il campo oltre cui c’è la macchina. Lì, Jacob domanda a Rainer se il problema sia stato risolto.
“Per quanto possibile”, risponde l’altro. “Il segno sull’albero farà allontanare la maggior parte di coloro che si avvicinano. È il massimo che possiamo fare, senza un sacrificio umano”
La luce si affievolisce ogni giorno di più, così come ogni giorno il vento soffia un po’ più freddo, e le sfumature del mondo passano dai colori accesi e accecanti dell’estate a quelli caldi e pieni dell’autunno.
È tempo di prepararci a vivere l’altra metà dell’anno, quella fatta di ombre.
Per questo ottobre, per questa stagione delle streghe, ho preparato cinque consigli di lettura, uno per ognuna delle mie categorie horror preferite.
Spero che li gusterete, con una coperta e una bevanda calda. Magari davanti a un fuoco. Magari, così, vi sentirete al sicuro.
WEIRD HORROR: Il Pescatore, di John Langan
Due amici, Abe e Dan, si inoltrano fra gli alberi, seguendo il fiume dove amano andare a pesca.
Strane cose accadono da anni in quei luoghi. Ogni volta che sparisce qualcuno nel bosco, e succede assai spesso, i vecchi ripetono la stessa cosa con orribile rassegnazione: il fiume ha fame.
Dicono anche che c’è qualcosa, là: Der Fischer. Il Pescatore. La presenza che ha reso strano il bosco.
Nessuna sa chi o cosa sia, o cosa stia cercando di ottenere, ma chi ha un po’ di buonsenso sa di non dover mettere piede nel territorio del Pescatore.
Abe e Dan erano stati avvisati.
FOLK HORROR: La Festa del Raccolto, di Thomas Tryon
Ned, Beth e la loro figlia Kate sono convinti di aver trovato il paradiso, quando si lasciano la città alle spalle per trasferirsi nel bellissimo villaggio di Cornwell Combe.
La gente è amichevole e affiatata, lo stile di vita del villaggio è sano, puro. Rinvigorente. Certo, un po’ anacronistico: in fondo sono nel 1973, ma è come se fossero cento anni nel passato.
Però non c’è niente di strano, se la gente del villaggio tiene tanto alle sue tradizioni.
Non c’è ragione di aver paura, finché si rispettano le tradizioni. Bisogna avere fiducia, e compiere i riti giusti…e, soprattutto, non impicciarsi delle cose che dovrebbero rimanere segrete.
HORROR PSICOLOGICO: Sto Pensando di Finirla Qui, di Iain Reid
Poteva essere solo un viaggio in macchina, una coppia normale che va a trovare i genitori di lui.
Una serata tranquilla. Noiosa, forse, ma in modo rassicurante, quotidiano.
Invece, c’è un’inquietudine di fondo che accompagna la narrazione della protagonista, dalla prima pagina fino all’ultima. Ci sono dettagli che non quadrano. Piccole cose fuori posto, che la destabilizzano e la disturbano.
Perché la madre del suo fidanzato si alza senza motivo e va a cambiarsi d’abito, all’improvviso, nel bel mezzo della cena?
Perché ci sono foto di lei da piccola, a casa del suo ragazzo?
Perché la commessa della gelateria sembra tanto preoccupata per lei?
Forse sarebbe meglio finirla qui?
GIALLO/HORROR: I Delitti di West Point – The Pale Blue Eye, di Louis Bayard
L’anno è il 1830. L’accademia militare di West Point è scossa dal ritrovamento del cadavere di un cadetto, impiccato a un albero, con il torace aperto e il cuore strappato via.
È fondamentale che il nome dell’accademia non venga infangato. È necessario trovare il responsabile, consegnarlo alla giustizia, e porre fine alle assurde voci che iniziano a circolare su satanismo e omicidi rituali.
La cosa migliore è assumere il detective Landor, che ha lasciato la polizia di New York, e ha grande fama di investigatore eccezionale.
Per svelare il mistero, Landor dovrà farsi strada fra i segreti orribili contenuti fra le mura dell’Accademia. Fortunatamente, non dovrà farlo da solo: l’aiuterà un giovane, brillante e volenteroso cadetto, di nome Edgar Allan Poe.
HORROR COSMICO: Il Grande Dio Pan, di Arthur Machen
Londra, fine ‘800. Un gentiluomo di nome Clarke rimane profondamente turbato nell’incontrare per strada il suo vecchio amico, Herbert. Herbert è diventato un emaciato vagabondo, con gli occhi accesi di terrore e follia. Impietosito, Clarke gli chiede di raccontargli come mai si è ridotto così.
Herbert fa un nome: Helen. Sua moglie. Colei che lo ha corrotto e distrutto.
Turbato, Clarke inizia a fare ricerche sulla suddetta Helen Vaughan. Helen, che da piccola conduceva gli altri bambini nel bosco, terrorizzandoli oltre ogni dire.
Helen, che da adolescente è scomparsa fra gli alberi, come una dea pagana.
Helen che adesso è tornata, è a Londra, e lascia dietro di sé una serie di strane morti e di suicidi.
Che cos’è Helen? Quale forza primordiale, gigantesca e incomprensibile, agisce attraverso di lei?
Ed è mai possibile fermare qualcosa di così alieno, tanto più potente di noi?
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