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Immagine del redattorebertoccielena

Middlegame di Seanan McGuire

Il Re di Coppe vince sempre, e chiunque dica il contrario sta mentendo.

 

Tre aggettivi: brillante, dinamico, commovente


La trama in breve: Roger è un oratore nato, tanto abile con le parole da poter piegare chiunque al suo volere. Dodger è un genio della matematica, interpreta il mondo attraverso formule che ne racchiudono il funzionamento nei minimi particolari.

Sono gemelli, creati da un alchimista per incarnare due forze portanti della creazione: linguaggio e matematica. Tramite loro, l’alchimista desidera controllare il mondo intero.

Ma Roger e Dodger si uniranno, per fermare il piano malvagio del loro creatore…e il mondo non sarà più lo stesso.


La recensione: Molto gradevole, assai divertente. Le colonne portanti della storia sono Roger e Dodger, che fortunatamente sono due personaggi complessi, credibili e piacevoli.

Il loro rapporto è vivido, doloroso nella sua intensità: è un continuo cercarsi e respingersi, mentre i due crescono e iniziano a prendere coscienza del loro potere.

Il cuore del romanzo sta nel loro rifiuto di farsi controllare: Roger e Dodger sono prima di tutto due individui, uniti da un amore fraterno incondizionato, e non hanno intenzione di essere lo strumento di nessuno.

È una storia epica, sì, piena di colpi di scena, lotte e incantesimi. È un’avventura mozzafiato su come prevenire la fine del mondo. Ma è anche un racconto dolce, intimo, sulla crescita di due persone imperfette, che nonostante tutto cercano sempre di fare del loro meglio.

La prosa, dinamica e coinvolgente, si presta bene sia alle scene di azione, che a quelle più emotive e riflessive.

Se volete una storia di magia e società segrete, con una particolare attenzione alla complessità dei personaggi, questo libro fa per voi.  


Da evitare se: Se avete voglia di una lettura breve.



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