Tre aggettivi: filosofico, emozionante, profondo
La trama in breve: Pereira è un umile giornalista nella Lisbona terrorizzata dal dominio del dittatore Salazar. La sua vita è fatta di una routine monotona e tranquillizzante, finché non assume il giovane Rossi come collaboratore: una scelta che scuoterà il suo mondo e lo obbligherà a prendere decisioni ben più difficili.
La recensione: Decisamente questo è un libro eccezionale. Delicato anche se violento: delicato nel suo modo approfondito ed empatico di esplorare i personaggi con tutti i loro pregi e debolezze, e violento nel modo in cui rappresenta la realtà della vita sotto un regime dittatoriale. Racconta l’apatia di cui si è costretti a circondarsi per tirare avanti, finché non accade qualcosa che ci riporta prepotentemente alla realtà.
È una storia molto emozionante sul cambiamento, sul nostro rapporto con il mondo e con gli altri. Pereira è un protagonista fantastico, e l’ambientazione è perfetta: una Lisbona bellissima ma oppressa, malinconica ma ancora viva.
Lo consiglio praticamente a tutti.
La prosa è fluida ed elegante.
Da evitare se: Se avete voglia di una storia ricca di azione.
Foto di Luisa Scopigno
Comments