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Immagine del redattorebertoccielena

Sole Nero di Rebecca Roanhorse

Aggiornamento: 12 ago 2023

Tre aggettivi: epico, immersivo, ma un po’ altalenante

La trama in breve: La recensione: Bene, ma non benissimo. Bella atmosfera, le civiltà Maya e Azteca sono terreno fertilissimo per creare un mondo fantastico immaginario, però l’idea poteva essere sfruttata meglio: in molti casi ci sono parole o epressioni o espressioni fuori luogo che rompono per un attimo l’immersione nella trama.

È un po’ debole anche la storia di Narampa, Sacerdotessa del Sole che sta perdendo tutti i suoi appoggi politici, e cerca in ogni modo di recuperare il suo potere. Il personaggio non ci fa un’ottima figura, e gli intrighi studiati dall’autrice sono proprio di livello base, stile “Il mio primo complotto politico”.

Tuttavia, la storia di Serapio è abbastanza eccezionale. Un bambino a cui la madre ha cucito gli occhi, come parte di un rituale magico di sangue; un bambino che da quel momento ospita in sé il Dio Corvo; un ragazzo che cresce sapendo di avere una missione da compiere; un giovane uomo che infine si imbarca per attuare la sua vendetta, e nel tragitto invece scopre cosa significano la vicinanza e l’affetto umani. Il tutto narrato con delicatezza e attenzione.

La sua compagna di viaggio, Xiala, parte in modo molto fastidioso ma per fortuna si rivela un personaggio migliore del previsto.

Se avete voglia di leggere di un’antica civiltà, di sacrifici di sangue, di magia proibita, di enormi creature magiche e di personaggi piacevoli messi di fronte a scelte difficili, tutto sommato questo è un libro che vale la pena provare.

La prosa è competente e scorrevole. A tratti veramente ottima, molto evocativa, specie nelle parti che riguardano Serapio e Xiala.

Da evitare se: Se volete degli intrighi politici veramente ben fatti.



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