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Rosemary's Baby di Ira Levin

Tre aggettivi: inquietante, intelligente, sottile

La trama in breve: Siamo a New York negli anni 60. Una coppia giovane e dinamica è in attesa del primo figlio, quando cose strane iniziano ad accadere.


La recensione: Questo libro è il perfetto esempio dell’aver fiducia nel lettore. Per tutta la durata del romanzo, siamo fermamente nei panni della nostra protagonista, Rosemary: vediamo solo quello che vede lei, sentiamo e proviamo solo quello che sente e prova lei. Via via che la narrazione si evolve ed iniziano a succedere fatti sempre più strani e spiacevoli, noi abbiamo le stesse informazioni che ha Rosemary per capire la situazione. Il libro è pieno di indizi, dall’inizio alla fine: un lettore attento riuscirà a stare al pari con Rosemary, ricordando dettagli che sono stati menzionati 50 pagine prima, mettendo insieme i pezzi del puzzle con lei (o anche prima di lei). Questo rende la lettura davvero molto coinvolgente, perché il lettore sente che sta partecipando attivamente alla soluzione del mistero.

Inoltre, i personaggi sono molto interessanti. Rosemary può sembrare passiva, ma grazie alla narrazione che ci mette a parte dei suoi pensieri, capiamo quanto è intelligente e sensibile in realtà. I Castevet poi sono una gioia da leggere, e Hutch sarà sempre nel mio cuore.

Questa storia inoltre è capace di far riflettere su molti temi attuali e importanti, come la religione, oppure la condizione femminile: Rosemary viene raggirata e sottovalutata, e basti pensare quante volte le viene detto di non leggere libri. C’è molto materiale a cui pensare. Tuttavia, nessun messaggio è troppo esplicito, e la storia è godibile e appassionante anche ad un livello più superficiale.

Se avete visto il film, penso che valga comunque la pena di leggere il libro: sono quasi identici, ma il romanzo approfondisce meglio i pensieri di Rosemary, ed è semplicemente scritto troppo bene.

La prosa è scorrevole e precisa, è elegante senza mai essere prolissa, perfettamente calibrata.


Da evitare se: solo se vi spaventate davvero facilmente. Questo libro non ha molti difetti.


Foto di Elena Bertocci

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