Tre aggettivi: struggente, rivoluzionario, intimo
La trama in breve: L’ospedale psichiatrico è il regno della Grande Infermiera, che comanda con finta gentilezza e pugno di ferro. Ma l’arrivo di un nuovo paziente porterà nuova vita nel reparto e metterà in discussione ogni regola.
La recensione: Questo è decisamente un grande libro. Non è una lettura leggera, perché i temi affrontati sono serissimi, e il romanzo non ha interesse a indorare la pillola: ci sono delle scene strazianti, impossibili da dimenticare. Eppure, è anche una storia piena di speranza: ci dice che a volte le cose sono davvero brutte, sì, ma che non sono inevitabili, e che ci può sempre essere una strada per la libertà.
Il film che ne è stato tratto è un ottimo adattamento, però secondo me vale anche la pena di leggere il romanzo, per cogliere delle sfumature diverse nella stessa storia.
La prosa è vivida, evocativa, e a tratti volutamente confusa: questo perché il nostro narratore ci racconta tutto in prima persona, attraverso la sua percezione più o meno lucida.
Da evitare se: Se avete voglia di qualcosa di leggero e allegro.
Foto di Elena Bertocci
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