Tre aggettivi: sorprendente, commovente, intelligente
La trama in breve: Piranesi vive nella Casa: un immenso insieme di Saloni che si susseguono all’infinito, pieni di Statue di ogni forma e dimensione. L’unico essere umano oltre a Piranesi è l’Altro, un uomo elegante e misterioso che lo incontra ogni martedì e venerdì per parlare con lui.
La vita nella Casa è tranquilla, e Piranesi è felice…ma cos’è, in effetti, la Casa? E perché Piranesi si trova lì?
La recensione: 10 e lode, decisamente il libro più bello che ho letto fino ad ora quest’anno.
“Piranesi” è uno di quei romanzi dove il protagonista non sa la verità: lui non sa come è arrivato nella Casa, né perché. Leggere diventa allora come risolvere un puzzle: esaminiamo ogni cosa detta da Piranesi, ogni indizio che lui non nota, per cercare di mettere insieme i pezzi e svelare il mistero.
Ogni elemento si incastra alla perfezione. Piranesi stesso, il nostro protagonista, è un personaggio affascinante e sfaccettato. L’ambientazione crea un senso di solennità e straniamento...simile all'effetto che si ha visitando un antico tempio, giunto a noi attraverso i secoli.
Le tematiche sono ricche e approfondite: l’identità, il libero arbitrio, l’empatia.
Infine, il mistero è davvero divertente da risolvere…e, cosa da non sottovalutare, la conclusione è soddisfacente oltre ogni aspettativa.
La prosa poi, accidenti, non saprei da dove iniziare. Susanna Clarke è evidentemente un genio. La sua scrittura è ricca ma mai pesante, e tocca tutte le note giuste per far emozionare il lettore.
Da evitare se: Bhè, “Piranesi” è una piccola storia, che parla di un uomo e della sua ricerca della verità. Se preferite le grandi storie epiche che coprono molti luoghi e molti anni, allora questo non è il libro per voi.
Foto di Elena Bertocci
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