Tre aggettivi: adrenalinico, misterioso, sorprendente
La trama in breve: Dopo un incidente d’auto, Ethan si risveglia disorientato a Wayward Pines, perfetta cittadina di provincia circondata dalle montagne. Il posto è bellissimo, e le persone sono gentili, ma quando Ethan chiede di andarsene, nessuno sembra disposto ad aiutarlo. C’è qualcosa di strano sotto l’apparenza perfetta di Wayward Pines, e forse Ethan (o meglio, l’agente segreto Ethan Burke) è la persona giusta per svelare il mistero.
La recensione: Magari qualcuno ricorderà la serie tv "Wayward Pines" di qualche anno fa, prodotta da M. Night Shyamalan. Bene, il libro è meglio.
La trama bilancia piuttosto bene due elementi fondamentali, la paranoia e l’adrenalina pura. Da una parte, molti capitoli sono dedicati alla lenta discesa di Ethan nell’abisso di gioioso terrore di Wayward Pines: le persone si comportano in modo sempre più sospetto, le cose in città diventano sempre più strane e irreali. Dall’altra parte, via via che si scoprono nuovi pezzi del puzzle, il libro diventa sempre più carico di azione, con molte pagine dedicate a raccontare i pericoli fisici e gli sforzi terribili che deve compiere Ethan per sopravvivere. È una via di mezzo fra "Twin Peaks" e "Io Sono Leggenda".
Si vede però che è il primo romanzo di una trilogia, in quanto funziona in pratica come un lungo prologo, come se dicesse: “Ok lettore, così stanno le cose. Dal prossimo libro comincia la storia vera”.
In generale, però, è una buona lettura, molto coinvolgente e appassionante. Ethan è un bel personaggio, e regge bene tutta la trama sulle sue spalle.
La prosa è dinamica e ben strutturata.
Da evitare se: Se volete una storia ricca di personaggi, con molte relazioni interessanti.
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