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Morte a Venice di Ray Bradbury

Tre aggettivi: dolce, originale, positivo


La trama in breve: Nella città californiana di Venice iniziano a verificarsi delle morti strane. Un giovane scrittore di fantascienza si ritrova invischiato nel mistero, insieme ad una serie di personaggi straordinari.


La recensione: Ray Bradbury scrive con una dolcezza tutta sua. Punta lo sguardo sulle persone più originali della società, e ci racconta con tenerezza le loro particolarità, i loro timori, le loro idee.

“Morte a Venice” è sicuramente un romanzo unico: più che un’indagine, è un esercizio di empatia. Finiamo il libro portando nel cuore tutti questi personaggi folli, incredibili, unici, che abbiamo imparato ad amare.

La trama è piuttosto imprevedibile e avvincente.

Questa storia presenta anche dei temi molto importanti…tuttavia, è un libro che colpisce il cuore più che la mente. Non è che lasci molto su cui riflettere, ma lascia molte emozioni. E lo considero un pregio, perché a volte c’è bisogno di una storia che ci faccia sentire più empatici, più sensibili, più speranzosi.

La prosa è lirica ed evocativa.


Da evitare se: Avete voglia di una storia concreta, cerebrale.


Foto di Elena Bertocci

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