Tre aggettivi: epico, intimo, sorprendente
La recensione: Ora, non è la prima volta che menziono il fatto che “The Expanse” è probabilmente la mia serie di romanzi preferita in assoluto. Questa serie ha in sé quegli elementi particolari che mi fanno innamorare di una storia (fantasia, profonda empatia, personaggi vividi e reali), e li ho ritrovati qui, in questi racconti che espandono la vicenda principale. Alla fine di nove libri, dopo aver viaggiato per il cosmo al fianco della ciurma della Rocinante, è stato bello trovare consolazione alla mia nostalgia in queste otto storie.
Ognuna è una piccola perla che va ad impreziosire quelle parti della storia di “The Expanse” che sono rimaste meno esplorate. Per i fan, è una gioia: ci possiamo concedere di tornare per un po’ in questo mondo che amiamo, e passare altro tempo con alcuni fra i personaggi più intriganti della serie.
Ma ha senso leggere questa raccolta se non si sono letti i libri precedenti? Relativamente. Alcuni racconti hanno bisogno di più contesto (“Auberon” o “Strani Cani”), ma per la maggior parte funzionano come piccole storie a sé stanti, con archi narrativi propri che soddisfano il lettore.
Per dirne uno, non c’è bisogno di nessun riferimento per godere della grandezza assoluta di “Il Macellaio della Stazione di Anderson”.
Da evitare se: Se non amate la fantascienza, o i racconti brevi.
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