Tre aggettivi: divertente, appassionante, ingegnoso
La trama in breve: Neal è un giovane studente di letteratura, ma suo malgrado è anche un investigatore privato. Questa volta il suo compito è andare a Londra a ritrovare una ragazza scappata di casa, ma le cose sono molto più complicate di quanto sembra.
La recensione: Diciamolo subito, il punto forte di questo romanzo è il personaggio di Neal, e in particolare il rapporto che lo lega alla sua figura paterna Graham. È molto facile affezionarsi a Neal, specie perché lo vediamo crescere e cambiare: è emozionante apprendere della sua infanzia, è intrigante veder nascere il suo rapporto con Graham, che gli insegna il mestiere di investigatore. Graham è un buon mentore e Neal è un buon allievo, ma il loro rapporto è comunque pieno di complessità e sfaccettature, cosa che lo rende davvero appassionante da leggere. Questa è la parte che rende il libro speciale, ai miei occhi.
Senza niente togliere all’indagine, però: la trama è molto divertente da seguire, piena di colpi di scena, di personaggi memorabili, di svolte inaspettate e di trovate geniali da parte di Neal. Neal è un buon protagonista perché è riflessivo, sensibile, molto sveglio, bravo a inventare piani e ad improvvisare…ed ha il cuore un po’ troppo tenero, per cui deve stare attento a non farsi coinvolgere.
“London Underground” è il libro adatto quando volete leggere qualcosa di appassionante ma abbastanza leggero. In alcuni punti strappa anche delle belle risate. È un buon libro su cui buttarsi quando ci si vuole divertire molto senza troppo impegno.
Da evitare se: Avete voglia di qualcosa di stampo più serio e psicologico.
Foto di Elena Bertocci
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