Tre aggettivi: febbrile, appassionante, agghiacciante
La trama in breve: Tre ragazzi in vacanza in Thailandia scoprono una spiaggia isolata in una riserva naturale, lontano dal mondo. Le cose però non sono tutte idilliache come sembrano.
La recensione: Questo romanzo è veramente difficile da definire. È pieno di tensione, ci sono un paio di momenti terrificanti, la storia si basa soprattutto sui rapporti fra i personaggi…eppure non lo definirei un thriller, né un horror, né un romanzo psicologico. La chiave sta nel capire il protagonista, che narra la vicenda in prima persona: Richard è un ragazzo senza una vera meta, che non scappa da niente in particolare e che non cerca niente in particolare. Ha sete di esperienze, ma non ha la maturità per comprenderle a fondo. È di mente aperta, è sensibile, ma a volte ingenuo. Il viaggio in cui si imbarca è folle, i rischi che corre sono agghiaccianti, ed è affascinante vedere in che modo la sua mente registra e affronta questi pericoli. Richard è sicuramente un protagonista interessantissimo da seguire. Gli altri personaggi non sono da meno, infatti gran parte della trama (e della tensione) deriva dalle relazioni che si creano fra di loro, relazioni che sono molto realistiche e ben descritte.
Io lo consiglio a chiunque abbia voglia di leggere qualcosa di molto originale, unico e appassionante. Anche se avete visto il film che ne è stato tratto (“The Beach” del 2003), vale comunque la pena di leggere il libro, perché è più approfondito, è molto più efficace, ed ha una trama un po’ diversa.
La prosa è frenetica, ed evoca ogni sensazione in modo molto vivido.
Da evitare se: Se avete voglia di qualcosa di convenzionale.
Foto di Elena Bertocci
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