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L'ora delle Streghe di Anne Rice

Tre aggettivi: lento, profondo, terrificante


La trama in breve: C'è una vecchia casa a New Orleans, attorno a cui ruotano le leggende più oscure. Una vecchia casa con una donna che siede catatonica sul portico, e un uomo misterioso che le fa visita.

Rowan, una giovane dottoressa, e Michael, che ha appena scoperto le sue strane nuove abilità, verranno attirati nella casa verso orrori che non possono immaginare.


La recensione: Per certi versi, si tratta di un libro impegnativo. La trama procede lentamente, lasciandoci assaporare questa lunga storia: dall'Olanda a Santo Domingo, New Orleans e San Francisco, è un'epopea che si svolge su tre secoli e coinvolge tanti personaggi. Bisogna avere la pazienza di adeguarsi al passo, e devo ammettere che in alcuni punti l'ho un po' persa, specie quando si dedicano tanti capitoli a relazioni che mi sembrano poco credibili.

Però, nonostante questo, molte delle relazioni funzionano, e molti dei personaggi sono sfaccettati e intriganti (Deborah e Julien, per fare degli esempi) o semplicemente adorabili (Aaron, decisamente il migliore).

New Orleans è descritta in modo affascinante, specie nei profumi, nella qualità della luce, nel calore. Si crea un'atmosfera di bellezza un po' esagerata e di decadenza, che fa sentire oppressi, anche se intrigati.

L'orrore, poi, è assoluto. Inizia in modo molto sottile, ma raggiunge delle vette raccapriccianti. Così tanto che mi ha parecchio stupito.

Lo consiglio ai fan dell'horror che non temono una lettura che ha i suoi tempi.

La prosa è elegante e ben strutturata.


Da evitare se: Se volete una storia breve e dal ritmo rapido.



Foto di Elena Bertocci

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