Tre aggettivi: ambizioso, intrigante, lento
La trama in breve: Rand al Thor non sa niente o quasi dei grandi sconvolgimenti che stanno cambiando il mondo: non sa niente del Male che diventa più forte, né del Drago Rinato, né delle Aes Sedai. Ma lo saprà presto, quando la sua vita tranquilla verrà sconvolta da arrivi inaspettati: ed è così che ha inizio la grande storia della Ruota del Tempo.
La recensione: L’inverno è la stagione ideale per iniziare le grandi saghe, quelle che ti trasportano in altri mondi e riempiono di avventura e magia le lunghe serate buie. Come primo volume della serie “La Ruota del Tempo”, questo libro se la cava piuttosto bene: i personaggi hanno una buona base di partenza, l’ambientazione è interessante, e, soprattutto, la magia è strutturata in modo originale e significativo.
Ma è comunque l’inizio di una storia molto grande, e questo ha degli svantaggi: i personaggi si sviluppano poco, per ora, perché hanno davanti a loro molti altri libri; il mondo sembra intrigante, ma ancora non è approfondito; la trama inizia a muoversi, ma in modo un po’ lento.
È un libro che vive di potenziale: si vedono i primi semi di qualcosa che forse diventerà eccezionale, ma per ora non lo è. Io penso che ne valga comunque la pena, perché nonostante tutto, è una lettura che intrattiene e accende la fantasia.
La prosa è elegante ma scorrevole.
Da evitare se: Se volete una storia breve e autoconclusiva.
Foto di Elena Bertocci
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