Tre aggettivi: intrigante, psicologico, inquietante
La trama in breve: Due poliziotti sbarcano su una piccola isola che ospita un manicomio criminale, per indagare sulla scomparsa di una paziente.
La recensione: A me sembra che questo sia uno di quei casi in cui il film è diventato più famoso del libro. Personalmente, io neanche lo sapevo che “Shutter Island” fosse tratto da un romanzo. Eppure, è un peccato: “L’isola della paura” meriterebbe più considerazione, per i suoi meriti. È una storia molto coinvolgente, che cattura il lettore a livello emotivo, creando una forte connessione con il protagonista, ma cattura anche a livello mentale, perché è molto appassionante cercare di svelare i misteri proposti dalla trama. I personaggi secondari sono piacevoli e interessanti, mentre il protagonista è davvero unico: complesso, profondo, realistico.
In generale è un ottimo thriller, che lascia molto su cui riflettere.
La prosa è evocativa ed elegante.
Da evitare se: Avete voglia di qualcosa di leggero e allegro.
Foto di Elena Bertocci
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