Tre aggettivi: inquietante, brillante, psicologico
La trama in breve: Tom Ripley è un ragazzo orfano, senza veri legami e senza ambizioni, ed è piuttosto insoddisfatto della sua vita. Ma un giorno gli si presenta un’opportunità: fare un viaggio in Europa completamente pagato, con un compito facile da portare a termine. Questa per Tom potrebbe essere l’occasione di ottenere finalmente la vita raffinata e piacevole che desidera…a qualunque costo.
La recensione: Questo romanzo è geniale. Tom Ripley è uno dei personaggi più complessi, affascinanti e spaventosi che abbia mai incontrato in un libro: con la sua intelligenza, la sua flessibilità, la sua emotività fuori controllo, lui manipola ogni evento e ogni altro personaggio. E qui è fondamentale anche la scelta del tipo di narratore: Patricia Highsmith usa un narratore in terza persona dal punto di vista di Tom, per cui noi vediamo ogni cosa con gli occhi di Tom. È davvero affascinante leggere in che modo Tom Ripley interpreta le persone che ha intorno, le cose che gli succedono, e i suoi stessi sentimenti…perché le sue interpretazioni sono spesso un po’ distorte e spiazzanti.
Non si può dire molto della trama, perché è meglio iniziare la lettura di questo romanzo rimanendo il più possibile all’oscuro. L’unica cosa da sapere è che è una lettura inquietante, sì, ma lo dico come pregio: è un thriller scritto benissimo, con un protagonista affascinante, che tiene incollati alle pagine.
La prosa è molto ben studiata, vivace, precisa e scorrevole.
Da evitare se: Non saprei, lo consiglio a tutti.
Foto di Luisa Scopigno
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