Tre aggettivi: inquietante, misterioso, complesso
La trama in breve: Sullo sfondo della Londra vittoriana, strane storie si intrecciano a rivelare un intrigo pieno di orrori e misteri.
La recensione: È bello ogni tanto tornare alla letteratura gotica, e a quei romanzi horror ottocenteschi così sinistri e ingegnosi. “I tre impostori” è davvero un libro intelligente, che svela i suoi misteri con lentezza, e lascia che il lettore trovi da sé i collegamenti fra i vari pezzi del puzzle che gli vengono forniti. È divertente ragionare sulle vicende incredibili contenute in questo romanzo, cercando di mettere insieme gli indizi, traendo conclusioni. Arthur Machen, poi, è molto abile nello scrivere storie spaventose che allargano la mente del lettore, instillando il dubbio che forse il mondo è molto più inquietante e inspiegabile di quanto possiamo capire.
Lo consiglio decisamente ai fan dell’horror, perché è intrigante e molto efficace.
Anche se la prosa può risultare un po’ pesante all’inizio, in realtà ci si abitua alla svelta perché è elegante e avvincente, specie nelle scene di tensione.
Da evitare se: Se non vi piace l’horror, o se avete voglia di una storia semplice e lineare.
Foto di Elena Bertocci
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