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I Trasfigurati di John Wyndham

Tre aggettivi: coinvolgente, emozionante, teso


La trama in breve: In un futuro post-apocalittico, si è formata una nuova società strettamente religiosa che proibisce qualsiasi divergenza dalle norme. Un ragazzo e alcuni amici però condividono un dono speciale, che devono proteggere e imparare a sfruttare.


La recensione: Magari a prima vista la premessa di questo libro può sembrare ormai banale: un mondo post apocalittico, dove la società controlla severamente i suoi cittadini, e dove nascono alcuni bambini con doni speciali. In realtà però Wyndham ci propone un’ambientazione diversa dal solito, più simile al Medioevo che al futuro: le persone vivono in comunità rurali e conducono una vita semplice, senza più tecnologia, obbedendo a ferree regole religiose. Wyndham è molto bravo anche nel comunicare la sensazione di malessere e allarme che pervade tutta l’ambientazione, perché la Terra è danneggiata, le radiazioni sono onnipresenti, e le persone si aggrappano a qualsiasi regola le faccia sentire al sicuro.

Nonostante vivano in questo mondo malato, però, i personaggi di questo libro sono pieni di vita, accattivanti, furbi. È bello seguire il nostro protagonista, che narra in prima persona la storia, perché è intraprendente senza essere spericolato, è intelligente, cauto ma determinato. Ed è costretto a sopravvivere in una rete di finzione e bugie che è descritta molto bene, così bene che anche il lettore ne avverte il peso.

Niente in questo romanzo è tirato via, ogni elemento è ben curato, reso realistico, vivido.

È una storia matura, intelligente, piena di spunti interessanti, e anche molto divertente da leggere.

La prosa è elegante e molto ben strutturata.


Da evitare se: Solo se proprio non volete leggere niente che abbia qualcosa di fantascientifico o soprannaturale.


Foto di Elena Bertocci

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