Tre aggettivi: spiritoso, fantasioso, toccante
La trama in breve: “Ciccio” Charlie non ha mai avuto una relazione particolarmente stretta con il padre…tuttavia non si aspettava di scoprire, alla sua morte, un segreto così enorme.
Nella sua nuova vita, bizzarra e sconclusionata, Charlie incontrerà persone molto particolari, affronterà nuovi pericoli e scoprirà antichissimi rancori.
La recensione: Per essere un libro piuttosto breve, è denso di personaggi, sottotrame e tematiche…siccome però Neil Gaiman non ci delude mai, riesce a tessere ogni elemento in una tela ricca e bellissima.
“Ciccio” Charlie, Ragno e Daisy sono tutti personaggi approfonditi e irresistibili, ma c’è da dire che il signor Nancy ruba un po’ la scena ogni volta che compare. Carismatico, affascinante, losco e attraente, chi lo conosce da “America Gods” sa cosa aspettarsi da questo personaggio spettacolare.
C’è da dire però che “I ragazzi di Anansi” può essere benissimo letto da solo, perché i due libri hanno diverse cose in comune, ma raccontano storie separate, con atmosfere e tematiche fondamentalmente diverse: se “American Gods” è malinconico, imponente e serio, “I Ragazzi di Anansi” è vivace, divertente e leggero.
È il romanzo perfetto per chi ha voglia di una trama originale, con personaggi adorabili e riferimenti mitologici affascinanti…una storia piacevole, piena di temi profondi e significativi (sicuramente il mio preferito è l’importanza delle storie e il modo in cui cambiano la vita).
Non è facile saper essere leggeri eppure toccanti allo stesso tempo, ma questo libro ci riesce. Ecco perché è uno dei miei preferiti quando ho bisogno di affidarmi ad una storia per tirarmi su di morale.
La prosa è brillante e scorrevole.
Da evitare se: Se odiate il fantasy e non vi piace la mitologia.
Foto di Elena Bertocci
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