Tre aggettivi: inquietante, intelligente, coinvolgente
La trama in breve: Nel 1913 Edmund Stearne uscì di casa con martello da geologo e un punteruolo da ghiaccio e massacrò la prima persona che gli capitò a tiro. Sessant’anni dopo sua figlia Maud, l’unica testimone, dà la sua versione dei fatti, iniziando a svelare i terribili misteri di Wake’s End.
La recensione: “I Demoni di Wakenhyrst” è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, soprattutto perché è scritto molto bene. I suoi punti di forza sono la prosa, l’atmosfera, il mistero e le tematiche.
Ambientato in una grande casa antica circondata da una palude, il libro è impregnato da un senso di oppressione e crescente follia. Questa sensazione di impotenza è rinforzata dalle dinamiche tra i personaggi: la protagonista Maud è una ragazza intelligente e determinata, che però viene ostacolata e repressa ad ogni passo da regole rigide e legami familiari ipocriti.
Vengono anche analizzati, in modo abbastanza approfondito, alcuni temi sulla religione e la superstizione, sulle conseguenze che può avere credere nel soprannaturale o affidarsi solo alla razionalità.
L’unica vera pecca per me è il finale, da cui mi aspettavo qualcosa di più.
I personaggi non sono particolarmente piacevoli, ma si capisce che è fatto con intenzione.
La prosa è molto scorrevole e ben studiata.
Da evitare se: Se avete voglia di una trama avventurosa o di personaggi simpatici.
Foto di Elena Bertocci
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