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Favola di New York di Victor Lavalle

Tre aggettivi: agghiacciante, antico, oscuro

La trama in breve: All’inizio, Apollo ed Emma sono molto felici alla nascita del loro bambino. Con il passare dei mesi, però, Emma inizia a comportarsi in modo sempre più irrazionale, allontanandosi dal marito e anche dal piccolo Brian…che, secondo lei, non è un bambino.

Inizia così per Apollo un viaggio negli orrori più profondi dell’esperienza umana: avvenimenti oscuri e potenti, come quelli di cui si narra nelle antiche leggende del nord, e nelle favole più sanguinarie.

La recensione: “Favola di New York” è un libro che ti aggancia subito e non lascia mai la presa. Fin dall’inizio ogni pagina è accompagnata da un sottofondo di inquietudine, anche quando racconta di Apollo ed Emma che si innamorano. È una storia che ha il sapore di un’antica favola, in cui i personaggi si trovano a fronteggiare forze molto più grandi di loro, e dovranno chiamare a raccolta tutto il loro coraggio e tutto il loro ingegno per riuscire a sfuggire ai mostri.

Ci sono sempre stati mostri in agguato, in ogni cultura che sia mai esistita sulla Terra. E ce ne sono anche adesso, perfino nella moderna e tecnologica New York: siamo ancora facili prede, così come lo eravamo nelle foreste centinaia di anni fa.

“Favola di New York” prende questo concetto e lo usa al massimo del suo potenziale. È una lettura imperdibile per chi ama i libri horror intelligenti, ricchi di sottigliezze.

La prosa è asciutta, semplice, e proprio per questo ipnotica.

Da evitare se: Se non sopportate la descrizione di scene molto crude.



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