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Immagine del redattorebertoccielena

Addio a The Expanse

L’intenzione iniziale era di fare una recensione di “LEVIATHAN FALLS – SCONTRO FINALE”, ultimo dei nove volumi di THE EXPANSE (di James S. A. Corey). In realtà, però, tutto quello che penso di questo libro si ricollega inevitabilmente a quelli precedenti…e quindi, mi è sembrata una buona occasione per tirare le somme, per fare un bilancio di questa serie che ha stabilito così tanti record, per me.

Mi chiedevo da dove iniziare, perché ci sono tante cose da dire…a volte è difficile trovare un filo da seguire, quando vuoi spiegare perché hai amato tanto qualcosa.

Queste sono le ragioni per cui questa serie mi ha stupito, le cose che non avevo mai visto fare prima, o mai così bene. Queste sono le cose che voglio ricordare, per dire addio a THE EXPANSE.

Da qui in avanti, SPOILER per tutta la saga.


1)Un protagonista da amare alla follia.

Questo potrebbe essere un mio limite, ma è piuttosto difficile che mi faccia coinvolgere molto dai protagonisti dei romanzi. È molto più facile che i miei preferiti siano personaggi secondari, che spesso sono più unici e hanno più carattere.

Ma James Holden…

Sembra fatto apposta per venire incontro ai miei gusti specifici: è sentimentale, profondo, altruista, con un gran senso dell’umorismo. Ma, essendo molto emotivo, tende anche a lasciarsi guidare dalla rabbia, o dalla tristezza.

La sua fondamentale bontà d’animo è trattata sia come pregio, sia come difetto. Viene messa alla prova continuamente, analizzata in ogni sua conseguenza. E per tutta la saga, dal primo libro fino alle ultime pagine dell’ultimo volume, la domanda rimane: ci si può fidare degli esseri umani, o è giusto a volte decidere per loro? La risposta è aperta all’interpretazione. Ma Holden è un personaggio dalle mille sfaccettature, con un percorso ben costruito che attraversa nove libri e decine e decine di anni.


2)Una minaccia alla Lovecraft, ma gestita bene

Fin dal primo volume, mi ha molto intrigato la scoperta di una sostanza aliena difficile da comprendere e impossibile da gestire. E in quanti modi creativi è stato usato questo elemento, nella trama! La protomolecola, i portali, la stazione della Zona Lenta, gli altri mondi, Laconia, il BFE. Gli autori hanno saputo dare al lettore sempre più informazioni, senza mai che fossero così tante da annullare il senso di mistero.

E poi, ovviamente, ci sono le entità oscure. Coloro che sono davvero completamente incomprensibili, ostili e impossibili da fermare.

Scenario alla Lovecraft, no? Esseri al di fuori del nostro universo, così vasti e potenti che non possiamo comprenderli, da cui non ci possiamo difendere.

Io temevo che la storia finisse male (come molte storie alla Lovecraft), o che si andasse verso un lieto fine poco probabile…invece, è una bella conclusione. Non vengono sconfitte, le entità oscure, perché sarebbe assurdo se fosse possibile. No. Gli viene solo tagliata la strada, al prezzo di un sacrificio immenso.

È un bel finale


3)Niente dura, tutto è importante

C’è un lasso di tempo veramente molto ampio, fra l’inizio del primo libro e la fine dell’ultimo. Più o meno di 50 anni.

È giusto, è il tempo che ci vuole per raccontare una storia così grande, su così larga scala.

Questo porta con sé diverse tematiche, e ce n’è una in particolare che ho apprezzato molto: niente dura, tutto è importante.

All’inizio del primo libro, si crede che le fazioni umane (la Terra, Marte, la Fascia) siano cose immutabili, fondamenti assoluti della civiltà. Alla fine dell’ultimo libro, non hanno quasi più nessun significato.

Questo ci mostra che niente dura, neanche le cose che sembravano più importanti…neanche la piccola famiglia della Rocinante. Ma questo non significa che non abbiano avuto significato.

Ogni cosa ha avuto delle conseguenze, le cose grandi (la Terra, Marte, la Fascia) e le cose piccole (la ciurma della Rocinante)…anche se hanno avuto una fine, hanno comunque influenzato il futuro in mille incredibili modi.

Tutto passa. Ma tutto è comunque importante.


4)Antagonisti di tutti i tipi

THE EXPANSE tratta tutti i suoi personaggi come esseri umani completi a sé stanti, con pregi e difetti, debolezze e punti di forza, sogni, paure, gusti. Anche gli antagonisti.

Questo, però, non significa che tutti gli antagonisti siano da giustificare o perdonare, anzi. La saga ci mostra molti modi in cui le persone possono fare errori enormi, e molti modi di reagire.

C’è Clarissa, che ha commesso azioni orribili per ragioni emotive, ma se ne rende conto e passa libri interi a redimersi, senza mai scrollarsi del tutto di dosso la responsabilità e la colpa.

Ci sono Basia e Havelock, che lavorano su fronti opposti, e sono entrambi convinti di fare bene, finché non si rendono conto che tutte le fazioni hanno torto e decidono di collaborare.

Ma c’è anche Marco Inaros, che non può avere redenzione, perché non potrebbe mai accettare di aver commesso degli errori. E c’è Singh, che fa cose così insensate in nome della sua fede cieca all’Impero Laconiano, che alla fine i suoi stessi superiori lo devono fare fuori.

E c’è Tanaka, che giustamente, capisce di dover andare in terapia.

Infine, ovviamente, Winston Duarte, il leader buono per eccellenza, che è megalomane e dittatoriale, ma per il bene di tutti.

THE EXPANSE dà vita a personaggi di ogni tipo, e li esamina con precisione, mettendo in luce le loro motivazioni, la loro umanità, le loro mancanze. Ed è per questo che può presentarci così tanti antagonisti interessanti, con così tante sfaccettature.


5)Il cuore della fantascienza

Per certi versi, la fantascienza può essere un genere freddo, più di logica che di sentimento. A volte, l’aspetto scientifico prende il sopravvento su tutto il resto.

Non qui. THE EXPANSE è una storia con un cuore enorme. Gli aspetti scientifici esistono e sono trattati con molta cura, sì, ma non rubano mai la scena a ciò che è davvero importante: i personaggi, e le loro relazioni. Ci sono così tanti momenti che non dimenticherò mai, momenti di connessione umana, di intimità, così toccanti e divertenti…e sono moltissimi. È una saga che pone al suo centro le emozioni dei suoi personaggi, e si vede, perché alla fine si arriva a conoscerli e ad amarli come se fossero reali.

Se spesso la fantascienza è fredda e razionale, THE EXPANSE è una storia di calore, sentimento e umanità.


Ed è per tutti questi motivi che la perdono per i suoi (pochi) difetti. Mi ha fatto riflettere, emozionare, e divertire. Non ha mai perso la mia attenzione, nonostante nove libri siano tanti.

È stata davvero una bellissima avventura.


Foto di Elena Bertocci

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