Tre aggettivi: creativo, spaventoso, divertente
La trama in breve: Candy abita in paesino del Minnesota che forse non sarà il posto più noioso del mondo, ma secondo lei ci va molto vicino. La sua vita, però, non è destinata alla banalità: un giorno nel bel mezzo del Minnesota compaiono una spiaggia, un mare e una nave per portare via Candy verso un altro mondo. Verso Abarat, popolato da creature di ogni tipo, impegnate in una lotta senza quartiere di cui Candy dovrà essere il l’elemento centrale.
La recensione: Io non sapevo chi fosse Clive Barker, quando ho letto questo libro a quattordici anni. Adesso, però, mi torna tutto.
C’era scritto “PER RAGAZZI”, e in effetti lo è: è una storia di crescita e di avventura, con un’ambientazione talmente strana e originale da solleticare la fantasia di ogni giovane lettore. Solo che qua e là il Clive Barker di “Hellraiser” fa un po’ capolino, e spuntano creature da incubo che popolano scene ricche di tensione e, diciamocelo, puro terrore.
Non è che sia un male, anzi, è uno dei motivi per cui questo romanzo mi è rimasto così impresso per così tanti anni: amavo le storie che mi facevano paura in un modo che ero in grado di gestire. E Abarat è così, un viaggio folle e a tratti spaventoso attraverso un mondo vivido e inquietante, con una trama originale e dei personaggi piuttosto memorabili (specialmente nel loro design).
Sicuramente è uno dei primi romanzi che mi ha attirato verso l’horror puro. Lo consiglio a chiunque abbia voglia di una storia avvincente e un po’ diversa dal solito.
L’unica vera pecca, anche se non è colpa del romanzo, è che in Italia la pubblicazione si è fermata al secondo volume…per cui per il momento, è una vicenda interessante di cui non vedremo la fine.
La prosa è coinvolgente e inquietante.
Da evitare se: Se vi spaventate facilmente, o se avete una bassa tolleranza per l’assurdo.
Illustrazione di Clive Barker
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