Quando vengo a sapere che faranno un film tratto da un libro che mi piace, generalmente reagisco con un sospiro di rassegnazione. Nella maggior parte dei casi, lo spirito del romanzo viene mutilato e storpiato. Ci sono però delle eccezioni: pochi film che hanno saputo portare rispetto nel trattare una storia già esistente, facendo attenzione alla trama, ai personaggi e ai temi. Ecco 10 esempi.
Rosemary's Baby, diretto da Roman Polanski (Basato su Rosemary's Baby di Ira Levin): Il massimo. Il cast è assolutamente perfetto, il ritmo della trama è mantenuto identico, le sottigliezze e gli indizi disseminati nel libro si ritrovano anche nel film, i temi sono intatti e l’atmosfera è resa benissimo. Vale la pena leggere il libro per avere un accesso maggiore ai pensieri di Rosemary, ma il film fa davvero un buon lavoro.
Il Miglio Verde, diretto da Frank Darabont (Basato su Il Miglio Verde di Stephen King): : Frank Darabont è chiaramente in sintonia con Stephen King, perché ha diretto tre dei suoi adattamenti più riusciti (“Il Miglio Verde”, “Le Ali della Libertà”, “The Mist”). Fra tutti questi, però, Il Miglio Verde è il mio adattamento preferito, perché ha una fedeltà incredibile alla trama, e riesce a rendere con grande talento l’essenza di ogni personaggio. È un romanzo che si basa molto sull’atmosfera e sulle emozioni e riflessioni dei protagonisti, ed è davvero bello vedere un film che sa rendergli giustizia.
Il Padrino, diretto da Francis Ford Coppola (Basato su Il Padrino di Mario Puzo): Fedelissimo all’atmosfera, ai personaggi e alla trama. La grandiosità e la complessità del romanzo sono riportate con efficacia nel film. Ci sono delle omissioni, ma minime, e alcune vengono rese benissimo nel Padrino Parte 2, per cui la storia in generale non ne soffre.
Memorie di una Geisha, diretto da Rob Marshall (Basato su Memorie di una Geisha di Arthur Golden): Questo è un romanzo intenso, intimo, che ci regala un’esperienza unica in un’altra cultura e in un altro tempo. Il film riesce ad ottenere lo stesso risultato, senza perdere la profondità dei personaggi e dei temi affrontati. Non era facile.
Coraline e la Porta Magica, diretto da Henry Selick (Basato su Coraline di Neil Gaiman): L’animazione stop motion è assolutamente perfetta per questa storia. Ci immerge nello stesso mondo fantasioso e inquietante che Neil Gaiman crea nel libro. Il film fa un paio di aggiunte che nel romanzo non erano necessarie, ma in generale rispetta bene la trama, i personaggi e i temi.
L'Esorcista, diretto da William Friedkin (Basato su L'Esorcista di William Peter Blatty): La trama è più o meno intatta, il cast è ben scelto. Il film riesce a rendere bene anche l’atmosfera che rende il libro così particolare: quel senso di freddezza, di graduale perdita di speranza, di riflessione e di timore dell’ignoto.
Shutter Island, diretto da Martin Scorsese (Basato su L'Isola della Paura di Dennis Lehane): Scorsese usa uno stile inquietante, onirico, che si fa sempre più frenetico con l’avanzare della trama: in questo modo riesce a ricreare bene il ritmo del libro, rispettandone anche i personaggi e i temi principali.
Il Silenzio degli Innocenti, diretto da Jonathan Demme (Basato su Il Silenzio degli Innocenti di Thomas Harris): Rimangono intatte le interessanti dinamiche fra Hannibal Lecter e l'agente Clarice Starling, così come i punti principali della trama e dell’indagine. C’è qualche piccola modifica, soprattutto riguardo al personaggio di Clarice…ma in generale è un buon adattamento, e il cast è perfetto.
Qualcuno Volò sul Nido del Cuculo, diretto da Milos Forman (Basato su Qualcuno Volò sul Nido del Cuculo di Ken Kesey): Gli eventi sono più o meno gli stessi, anche se alcuni vengono tagliati. Il film mantiene bene la caratterizzazione dei personaggi e i temi principali, anche se in generale ha un tono più allegro rispetto al libro. Comunque, un buon lavoro.
Fight Club, diretto da David Fincher (Basato su Fight Club di Chuck Palahniuk): L’energia provocatoria del romanzo è intatta, così come i punti principali della trama, e quasi tutte le caratteristiche dei personaggi. L’unica nota stonata è che il film alleggerisce un po’ la figura di Tyler Durden, rendendolo forse troppo facile da apprezzare. In generale, comunque, è un ottimo esempio di adattamento reso bene.
Foto di Elena Bertocci
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