Tre aggettivi: terrificante, brutale, psicologico
La trama in breve: Quattro amici vanno in vacanza in Messico, e si inoltrano in un posto da cui avrebbero dovuto stare alla larga.
La recensione: Mio Dio questo libro. Per gli amanti dell’horror, secondo me è un must. L’atmosfera è opprimente, descritta in modo così vivido: il caldo, l’umidità, il sole e picco, è come sentirli sulla propria pelle. Ogni disagio fisico dei protagonisti sembra così reale.
Il libro gioca molto anche sulla sensazione di straniamento che tutti prima o poi abbiamo conosciuto: è il sentimento che proviamo quando arriviamo in un paese straniero dove nessuno parla la nostra lingua, o quando andiamo ad una festa dove tutti si conoscono ma noi non conosciamo nessuno. È quella voce nella testa che dice “questo non è il mio posto, qui ci sono delle regole che io non conosco”. Ecco, “Rovine” prende questa sensazione e la eleva a potenza.
Quello che lo rende speciale però, secondo me, sono i quattro protagonisti: Jeff, Amy, Eric e Stacy sono talmente ben approfonditi. Così come Scott Smith rende ogni sensazione fisica vivida e realistica, così anche i suoi personaggi sembrano persone reali. Hanno delle personalità ben distinte, interessanti, ricche di pregi e difetti, e ognuno di loro reagisce al pericolo in modo diverso ma comprensibile. Vederli prendere decisioni e cercare di sopravvivere è davvero appassionante.
La prosa è vivida e molto di impatto.
Da evitare se: Se non vi piace l’horror, perché questo è orrore puro.
Foto di Luisa Scopigno
Comments