Tre aggettivi: coinvolgente, originale, intelligente
La trama in breve: Hark e Jelt sono amici da sempre. Vivono in una delle molte isole della Miriade, che un tempo erano terrorizzate da orribili, enormi divinità marine. Adesso, però, la Miriade è in pace, e le vite di Hark e Jelt si svolgono tranquille…finché una nave non riporta in superficie qualcosa di molto speciale.
La recensione: In teoria è classificato come romanzo per ragazzi, ma questo non deve scoraggiare gli amanti del fantasy (specie quelli che cercano delle ambientazioni e delle idee un po’ più originali): questo è un libro molto piacevole, pieno di belle trovate, con degli insegnamenti alla base che possono risultare molto utili a prescindere dall’età.
Personalmente, poi, non potevo che farmi catturare da questa storia, perché ha due elementi che mi attirano come calamite: una storia di amicizia complessa e ben strutturata, e dei giganteschi esseri terrificanti che abitano il fondo del mare.
Non è un romanzo perfetto: forse non ha lo spessore di altri grandi fantasy, forse non mi resterà perennemente impresso nel cervello (come “Leopardo Nero, Lupo Rosso” di Marlon James, che non mi toglierò mai dalla testa)…però è molto divertente, ha diverse parti piacevolmente inquietanti, e il rapporto fra Hark e Jelt è analizzato bene.
La prosa è competente e scorrevole.
Da evitare se: Se non vi piace il fantasy, o se cercate un romanzo molto serio e introspettivo.
Foto di Elena Bertocci
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